I gialli sono l’unico mondo dove il colpevole paga sempre, o quasi.

I misteri a regola d’arte mi hanno sempre affascinato, risolverli ancora di più. Per questo scrivo romanzi gialli.

Il verde di un mare in tempesta o il grigiore della stanza di un hotel vicino alla stazione. Lo scrittore prende per mano il lettore e lo guida nei meandri delle sue vicende, a volte sordide, a volte piene di speranza. O almeno io credo che sia così. Per me scrivere gialli è anche il pretesto per raccontare storie di miseria ed eroismo, di disperazione e redenzione. Storie qualunque, ma storie col sapore della verità, in questa nostra Italia. ‘Morte di un antiquario’, alla terza edizione con SEM libri, è il mio primo romanzo con le indagini del capitano De Nittis.